Diurno Venezia
Porta Venezia nel 1929, con le colonne del Diurno e la pensilina d'accesso dove ora c'è l'entrata alla MM1.
(da: http://www.flickr.com/photos/milan_lera_insc/)
Vi siete mai chiesti cosa sono quelle due colonne solitarie in piazza Oberdan?
O quella strana struttura abbandonata di ferro battuto e cemento, oggi rivestita da murales?
Tutto questo è quello che rimane, visibile in superficie, dell'Albergo Diurno Venezia.
Costruito sotto piazza Oberdan nel 1925 su progetto dell'ing. Troiani, l'Albergo Diurno Venezia contava 30 cabine da bagno, 6 cabine per doccia con spogliatoio, 10 gabinetti, 2 WC, un locale per guardaroba e stireria, una buvette, un'agenzia postale, salette per trattative di affari, vendite di fiori freschi, oggetti di cancelleria, riviste e giornali, un ufficio bancario, un'agenzia commerciale, un parrucchiere per uomo e donna, un manicure, un casellario postale, due cabine telefoniche, scrittoi al centro della sala, un ufficio copisteria a macchina, un deposito piccolo bagaglio, un'agenzia turistica, un deposito di biciclette con custode, gabinetti di decenza, posti per lustrascarpe.
La caldaia per il riscaldamento dell'aria era munita di un camino nascosto in una colonna sulla piazza, affiancata da un'altra colonna decorativa e, sempre sulla piazza, era previsto un monumento che non fu mai realizzato.
Questa struttura disponeva di due scalinate d'ingresso collocate ai due lati "corti" di piazza Oberdan: quella più vicina a corso Buenos Aires è stata abbattuta e sostituita dall'accesso alla MM1, mentre quella opposta è tutt'ora presente, abbandonata, con la sua tettoia di ferro, in pieno stile Liberty.
Oltre alla suddetta tettoia, sono attualmente presenti in piazza Oberdan le due colonne della caldaia e, nascosti dall'asfalto, i lucernari murati che davano luce al questa "Spa" di inizio '900.
Negli anni '30, la struttura è passata in gestione al Comune di Milano, che ne detiene la proprietà.
L'ultimo esercizio a rimanere in funzione è stato il barbiere, che ha però chiuso bottega nel 1996.
Ad oggi, purtroppo, la struttura è totalmente abbandonata e risente dell'incuria, del degrado e delle infiltrazioni d'acqua e umidità.
Per chi volesse approfondire, segnaliamo il sito http://elleeffe.wordpress.com, da cui sono state alcune delle immagini che trovate sotto.
Qui sotto alcune foto, d'epoca ed attuali (la fonte da cui sono state prese è indicata singolarmente vicino ad ogni fotografia).